ETYSSA CUVE’E N. 7 – L’eleganza
Era una soleggiata domenica di gennaio, Filippo ed io eravamo alla ricerca di un agriturismo consigliato da un’amica per la qualità del loro tortel di patate, di cui siamo entrambi molto golosi. La zona è quella delle meravigliose colline sopra Cognola e Martignano denominata Zell.
Stradine strette, piccolissimi agglomerati di case e tanti bellissimi vigneti baciati dal sole, una tra le zone preferite dai cittadini del capoluogo per le passeggiate ai piedi del monte Calisio.
Mi fido del navigatore, che però mi porta dove le strade sono talmente strette che non riesco a passare con la macchina e sono costretto a tornare indietro.
Mi chiedo se Sara consigliandomi questo agritursmo abbia voluto mettere alla prova la mia pazienza.
Finisco in un vigneto dove cerco di girarmi.
Mentre faccio manovra mezzo impantanato nel terreno il mio sguardo si ferma davanti ad una targa appesa al muro di una piccola casetta.
La scritta mi lascia basito, riportava il nome di una delle cantine produttrici di Trentodoc che preferisco, e subito con grande stupore esclamo “Questa è Etyssa?”
Non ho mai visto nulla di simile: una vecchia e piccola casa, tanto silenzio e una porta in legno che sembra essere un passaggio per tornare indietro nel tempo .Sono rimasto incantato e letteralmente affascinato ed ho pensato subito che fosse la cantina più piccola del mondo. ☺
Poi ho dedotto che quello fosse solo un piccolo punto all’interno della ben più ampia proprietà, un luogo raccolto dove gli estimatori di questo buonissimo Trentodoc potessero degustarlo ammirando la bellezza dei vigneti che danno le uve con cui è prodotto.
In un certo senso ho seguito l’evoluzione di questo vino, ho iniziato ad acquistarlo dalla Cuvée n. 4.
Sono quattro le annate passate sotto le grinfie dell’Oste e ne ho potuto osservare la crescita qualitativa.
L’ultima in commercio, la n. 7, per mio gusto è la migliore di sempre, finora naturalmente! Un vino in cui i quattro soci creatori di questo interessante progetto hanno trovato un giusto equilibrio trasformando anno dopo anno quello che è iniziato come un gioco in un grande vino.
Sto parlando di uno Chardonnay in purezza, proveniente da una delle zone più importanti per quanto riguarda la produzione di uve da Trento Doc, con una permanenza sui lieviti di circa 36 mesi.
La cuvée n. 7 si presenta brillante in tutta la sua bellezza, con un naso che ricorda la frutta e i fiori bianchi, con una delicata nota di nocciola tostata e crosta di pane. All’assaggio ti conquista con la sua freschezza e con quella equilibrata acidità tipica dei grandi vini spumante.
Etyssa deriva da “Etisa”, l’antico nome con cui veniva chiamato l’Adige, il nostro amato fiume che ha contribuito fortemente alla formazione dell’orografia e delle condizioni climatiche adatte alla produzione di grandissimi Trento Doc.
Etyssa è un sogno iniziato quasi per scherzo durante gli studi di quattro amici che hanno provato a creare un buon metodo classico a scopo didattico e ci sono riusciti ma che poi hanno saputo sapientemente trasformarlo in una vera e proprio chicca enologica che farà parlare di sé per un bel po’!
In alto i calici.
Paolo
