28 Aprile 2025

Blanc de Morgex et de La Salle – Il vino che nasce dal freddo.

Blanc de Morgex et de La Salle – Il vino che nasce dal freddo.

Quando penso al Blanc de Morgex et de La Salle, la prima parola che mi viene in mente è verticalità: una delicatezza sottile e incisiva che racconta perfettamente il suo territorio d’origine.

Siamo in Valle d’Aosta, una regione che custodisce un patrimonio enologico ancora sorprendentemente poco conosciuto. Qui la viticoltura è davvero eroica: vigneti che sfidano altitudini estreme, pendenze vertiginose e un clima imprevedibile, oggi reso ancora più complesso dai cambiamenti climatici.

Nonostante temperature più miti in alcuni periodi dell’anno, il rischio delle gelate primaverili resta una minaccia concreta per l’intera produzione. Del resto, coltivare a ridosso del Monte Bianco significa convivere con condizioni estreme, che però donano ai vini un carattere unico.

Di Pavese apprezzo in particolare la finezza delle bollicine da lui prodotte: mai banali, fresche e appaganti, capaci di esprimere eleganza senza cedere a facili concessioni.

Recentemente ho avuto il piacere di stappare una bottiglia in compagnia di alcuni ospiti, che hanno condiviso pienamente le mie considerazioni.

Il Blanc de Morgex, in versione ferma,  è invece un vino estremamente piacevole: perfetto per un aperitivo all’aria aperta, come in questo momento, ma capace di accompagnare con grande disinvoltura anche piatti a base di pesce.

All’assaggio si rivela teso e verticale, con una freschezza che conquista subito il palato. È un Prié Blanc in purezza, dalle sfumature dorate, che sprigiona profumi di frutta fresca, erbe di montagna e fiori bianchi.

Al gusto, un’acidità viva e calibrata si intreccia a sottili note agrumate e a una spiccata mineralità, firma inequivocabile del terroir d’alta quota. Non manca un leggero ricordo di pera, che si riafferma con discrezione nel finale.

Se cerchi un vino di grande potenza esplosiva, forse non è il Blanc che fa per te. Ma se apprezzi vini freschi, netti, diretti ma comunque complessi, allora ti consiglio di non lasciartelo sfuggire: è una bottiglia che merita attenzione.

Sarà sicuramente una delle aziende che visiterò al mio prossimo passaggio in Valle.

In alto i calici.

Paolo

 

Ermes Pavese – Blanc de Morgex et de La Salle 2021

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