Comai – Trentodoc Cuvée III – freschezza e finezza

Qualche mese fa avevo recensito la cuvée n.1 di Comai, la prima annata prodotta. Se ricordo bene, l’avevo trovata ancora un po’ troppo verticale, probabilmente ancora troppo giovane. Mi piacerebbe riassaggiarla oggi, magari lo farò nei prossimi giorni.
Il piccolo produttore di Riva del Garda lo conosciamo bene: uno dei giovani più promettenti del panorama trentino. Il mondo delle bollicine la famiglia Comai lo ha scoperto da poco, e questa è solo la terza cuvée prodotta. Fin dalla prima uscita, però, i vini hanno mostrato carattere. La n.1 era molto dritta, forse un po’ severa; quest’ultima è meno spigolosa con un frutto molto piacevole, ma lo stile rimane fedele.
E la seconda? Non era ancora pronta per uscire sul mercato. Una scelta intelligente, che dimostra grande attenzione anche per i dettagli. Bravi davvero.
Questa cuvée III è un vino molto interessante, dove la “trentinità” si sente tutta. Al naso colpisce subito la freschezza, con profumi che ricordano pesca e melone, in versione bianca, accompagnati da fiori e una bella nota di crosta di pane, il tutto in grande equilibrio.
Lo Chardonnay, che qui è in maggioranza (70%), guida la beva regalando freschezza e tensione, mentre il finale vira su una nota leggermente citrica. È sapido, lungo, intenso. Un vino che definirei “estivo”, perfetto per chi cerca piacevolezza senza rinunciare al carattere.
Attezione che estivo non significa “da spiaggia”… sia ben chiaro, è una bellissima bottiglia la cui freschezza e finezza permettono di stapparlo anche con temperature non proprio primaverli.
Che dire… una bella conferma. Ora aspetto con curiosità la n.2.
Dimenticavo. L’abbinamento musicale? Self Control di Raf, estivo, fresco, dinamico, ma non sapido 🙂
In alto i calici.
Paolo
Comai – Extra Brut Cuvée III annata 2020 sb. 05/2024