Cesconi – Lagrein Pletter – Sinonimo di sincerità

Cesconi: una firma di riferimento nel panorama vitivinicolo trentino
Nel cuore di Pressano di Lavis, uno dei cru più vocati del Trentino, la famiglia Cesconi rappresenta da anni un punto fermo per chi cerca autenticità e qualità nel bicchiere. Li conosco praticamente da sempre: quando ho mosso i primi passi nel mondo del vino, loro erano cominciavano ad essere un riferimento.
In questa zona privilegiata, dove il sole bacia le vigne e i suoli raccontano storie antiche di calcare e arenarie, nasce una viticoltura che parla la lingua del territorio. L’esposizione è ideale, e il potenziale espressivo è straordinario.
Pur essendo celebri per i loro raffinati Trentodoc, i fratelli Cesconi sanno sorprendere anche con i vini fermi. Ne è prova il Lagrein “Pletter” che ho deciso di stappare questa sera, era da troppo tempo che non lo assaggiavo.
Devo fare una premessa: non sono mai stato un grande amante del Lagrein. Troppo spesso mi sono imbattuto in versioni altoatesine poco eleganti, fin troppo strutturate per i miei gusti. Nel vino amo cercare la freschezza, l’equilibrio, la finezza. E in questo bicchiere, firmato Cesconi, li ho trovati.
Sarà il terroir di Pressano, sarà l’affinamento in cemento che restituisce purezza e integrità al frutto, sarà stata anche la serata giusta… ma questo vino ha fatto centro.
All’olfatto si apre inizialmente con note di frutta matura, quasi di confettura. Ma basta un po’ di tempo nel calice perché il profilo evolva verso aromi più freschi e nitidi, giocati su piccoli frutti rossi una vena di freschezza incredibile. Una complessità misurata, sempre elegante.
Al palato è coerente, forse ancora più convincente: freschezza in primo piano, una struttura fine, una beva dinamica e una persistenza che invita al sorso successivo. La parola chiave è… bevimi!
Per l’abbinamento musicale questa volta non è stato semplice, ma alla fine ho scelto l’album Il Giardiniere di Niccolò Fabi: leggero, profondo, sincero. Proprio come questo Lagrein.
In sintesi? Un vino che sorprende per la sua identità chiara, per la sua precisione tecnica e per la sua capacità di parlare un linguaggio schietto, senza fronzoli ma con grande personalità.
Un Lagrein, che merita attenzione.
In alto i calici!
Paolo
Cesconi – Lagrein Pletter 2022