27 Ottobre 2024

In cantina con l’Oste… Buona la prima, ma…

In cantina con l’Oste… Buona la prima, ma…

La prima di “In cantina con l’Oste” non è iniziata proprio col botto, anzi, diciamo che è partita con un bell’ “intoppo”!

Mentre me ne stavo con i miei ospiti in macchina, godendoci le bellissime colline di Isera e un foliage spettacolare, ecco che arriva la telefonata che ti cambia i piani: “Devi tornare in osteria, c’è un’urgenza!”

Così, invece di godermi la vista, mi è toccato fare inversione a U e correre verso l’osteria.

Ma almeno i miei ospiti non li ho lasciati a piedi! Li ho accompagni fino alla porta della cantina e affidati a Marco e Paola, i quali sanno cosa significa la parola “accoglienza”: calore e sorrisi, proprio come chi ama la propria terra e il vino che produce.

Risolvo l’emergenza (più o meno) e salto di nuovo in macchina.

Qualche curva, un po’ di sgasate sull’asfalto bagnato dalla pioggia e in un attimo sono di ritorno a Folaso.

Entro nella piccola cantina di Marco, il mitico Tonini, e trovo i miei ospiti già a proprio agio, tra risate, chiacchiere, calici pieni e calici già vuoti.

Questa è la magia del vino: fa incontrare gente e trasforma tutti in amici. Marco ha ragione quando dice: “Basta stappare una bottiglia di bollicine ed è subito festa! Per questo amo produrre Trentodoc” E come dargli torto?

Le bollicine portano allegria, sono quelle che danno quella scintilla che gli altri vini, per quanto buoni, non potranno mai dare.

Tra una chiacchiera e l’altra, ci siamo gustati i vini che produce, le sue anteprime, e anche qualche “sogno liquido” che un giorno sicuramente diventerà realtà. E spero lo diventi, perché quelle “prove” di cantina erano degne di essere scritte sulle migliori guide dedicate al vino.

Marco è un sognatore e ora non è solo: il figlio Filippo gli dà una mano a trasformare l’uva in quel nettare che ci fa tanto sorridere.

Un duo esplosivo che sentiremo nominare spesso in futuro, ne sono certo!

E così, senza nemmeno accorgercene, sono volate tre ore di risate, aneddoti e brindisi.

La semplicità di un vignaiolo, la sua passione, la voglia di condividere e la sua schiettezza…

Marco Tonini è fatto così, genuino e vero, come il vino che produce ogni giorno.

Cosa abbiamo degustato? Trentodoc in versione classica, la riserva Le Grile, la schiava in anteprima, il suo meraviglioso Marzemino, un Trebbiano coltivato in quel di Isera e con due mesi di macerazione sulle bucce, altissima qualità.

Grazie di cuore Marco, Filippo e Paola.

Alla prossima fermata!

In alto i calici.

Paolo

 

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