BRUNO GRIGOLLI – CABERNET FRANC ERMINIO 2019
È in uscita in questi giorni la nuova annata di uno dei vini di punta della famiglia Grigolli, capitanata da Bruno, coadiuvato dal prezioso aiuto del figlio Marco e di Giovanna, compagna di vita e figura fondamentale all’interno dell’azienda di famiglia.
Adoro la loro versione del Cabernet Franc, anche se, da alcuni punti di vista, ogni volta che lo assaggio mi aspetto quel qualcosa in più.
Ma andiamo per gradi.
La nuova annata, la 2019, si presenta di un bellissimo colore rubino brillante. Al naso è ampio e intenso. Bisogna aspettare una mezz’ora prima che inizi a esprimere tutto il suo potenziale, ma una volta che si è aperto, puoi godere di incredibili sensazioni: piccoli frutti maturi, un leggero e piccante pepe, marmellata di frutti rossi e quel leggero sentore vegetale, caratteristica tipica del vitigno.
Al naso è affascinante ed elegante e ti invoglia a tornare al bicchiere all’infinito.
All’assaggio sprigiona tutta la sua potenza, abbinata a una delicata eleganza. Il legno è presente ma molto ben dosato, il tannino è presente ma delicato e non invasivo. È lungo, persistente, dotato di un’acidità equilibrata che regala una buona freschezza, maledettamente pericolosa perché ti invita a continuare a bere.
L’ho stappato alle sei del pomeriggio, eravamo in due. Lo scopo era di assaggiarlo per poterlo recensire, ma abbiamo finito la bottiglia. Questo la dice lunga sulla sua incredibile bontà.
Cosa mi aspettavo di più? Ogni volta che stappo Erminio ricerco quel vegetale più pronunciato tipico del Franc. Vorrei un sentore vegetale non eccessivo, ma sicuramente più presente. Non è nello stile di Bruno donare ai suoi vini questa caratteristica, anche se in questo vino è presente in forma delicata.
I vini di Bruno sono eleganti e raffinati: è il suo timbro. È puramente una questione di gusto personale, o forse un mio limite mentale. Probabilmente sono limitato!
Una cosa è certa: la bottiglia è finita, e la berrei nuovamente.
Questo è ciò che conta.
In alto i calici.
Paolo