CHI HA INVENTATO IL METODO CLASSICO?

Lo sai chi ha creato quelle meravigliose bollicine che ogni giorno accompagnano i nostri aperitivi?

Per scoprirlo dobbiamo fare un viaggio indietro nel tempo di qualche bel decennio parlando di una persona con un nome che tutti noi conosciamo: Dom Perignon.

Pierre Perignon, meglio conosciuto appunto come Dom Perignon, era un frate che nella seconda metà del 1600 viveva nel monastero di Hautvillers.

Hautvillers si trova nella regione dello Champagne, a Nord- Est della Francia, zona meglio conosciuta per le raffinate bollicine che vengono prodotte.

Si vocifera che Dom Perignon abbia scoperto la presenza di gas all’interno della bottiglia dopo l’esplosione di alcune di esse: era l’anidride carbonica che muoveva il vino con allegre bollicine.

Si tramanda anche che il buon frate scoprì che l’aggiunta di zuccheri nel vino fermo dava inizio ad una seconda fermentazione e lo rendeva frizzante.

Al monaco piaceva a tal punto che decise di affinare la tecnica creando un metodo ripetibile in modo da ottenere sempre lo stesso risultato.

La sua lungimiranza e il suo impegno per affinare la tecnica portò la creazione di un metodo di spumantizzazione che oggi conosciamo come Metodo Classico o Champenoise.

In Italia sarà il farmacista e chimico Carlo Gancia che, dopo aver seguito gli sviluppi francesi, darà vita al primo Spumante Metodo Classico Italiano a base di uve Moscato.

Sulla scena fa quindi il suo ingresso un vino nuovo, all’inizio poco conosciuto ma che ora calca il palcoscenico da protagonista mostrando tutti i suoi profumi e parlando nei diversi dialetti che caratterizzano la sua zona d’origine.

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