24 Febbraio 2022

BIOLOGICO O BIODINAMICO? QUALE VINO PREFERISCI?

BIOLOGICO O BIODINAMICO? QUALE VINO PREFERISCI?
Quando propongo un vino spesso mi ritrovo a dover scegliere fra vari stili di produzione legati più che altro ad una filosofia di pensiero.

Sono abbastanza convinto che la maggior parte dei clienti non conosca l’effettiva differenza tra l’uno e l’altro pensiero ma che la scelta avvenga molto spesso per sentito dire.

I pensieri a cui mi riferisco sono legati ai termini come biologico, biodinamico e naturale, che ci accompagnano sempre più nel nostro quotidiano e che sono segno tangibile di una ricerca di qualità e  di prodotti sani e genuini.

Ammiro quei lavoratori che cercano di tornare ad una coltivazione naturale o di non usare troppe sostanze chimiche; la ritengo una scelta rispettosa dell’ambiente e allo stesso tempo in grado di lasciare la massima libertà di espressione alla pianta e dunque al prodotto finale.

Vediamo quindi di fare, un po’ di chiarezza in poche righe.

 

Per BIOLOGICO si intende un sistema di azioni nella cura del campo che prevede l’uso di prodotti il più naturali possibili.

È un sistema agricolo che è stato disciplinato dalla Comunità Europea:non vengono ammessi prodotti chimici di sintesi né in fase di concimazione, né per i parassiti o per le malattie. Si preferiscono pratiche tradizionali, a cominciare dalla scelta di specie locali, adatte al terreno e al clima in cui vengono inserite.
Per la concimazione si usano fertilizzanti naturali e devono essere ufficialmente certificati come biologici.

La BIODINAMICA è un mondo affascinante e complesso ed è basata sulla filosofia di pensiero di Rudolf Stainer, che la teorizzò attorno al 1924.

Steiner ha sempre sostenuto che esistano forze cosmiche e spirituali, presenti nella materia inanimata, che intervengono anche sulla fertilità del suolo e sulla conseguente coltivazione e produzione. In termini pratici la biodinamica sposa in toto i principi del biologico con l’aggiunta del lato spirituale.

A livello di forza cosmiche, ad esempio, le fasi della luna sono alla base della programmazione di tutti gli interventi nel campo). La biodinamica quindi è una vera e propria filosofia di vita, che prevede una profonda connessione tra uomo, cosmo e terra e che viene applicata anche nell’agricoltura.

 

Nasce invece negli anni ‘40, per merito di un agronomo giapponese, il metodo NATURALE nel quale si segue letteralmente il naturale corso della natura, senza potatura né concimazioni, solo con la semina e la raccolta!

Questo pensiero prevede di restituire al terreno quello che esso stesso ha prodotto, lasciando scarti e rimanenze sul suolo in modo che possano fungere poi da pacciamatura. La scelta si basa sul massimo rispetto per la natura e prevede il minimo intervento dell’uomo sulla pianta, arrivando alla creazione di un prodotto del tutto spontaneo e naturale.

Spero di essere stato abbastanza chiaro, considerando che ho cercato di essere il più sintetico possibile pur trattando argomenti dei quali si potrebbe parlare per ore e ore.

E tu? Quale filosofia di pensiero preferisci?

 

Personalmente le sposo tutte!

 

Più il vino è naturale e più lo stappo con piacere anche se ovviamente vige sempre la regola di base che il vino deve essere buono e “pulito” in modo da rispecchiare al massimo le caratteristiche del terroir in cui è stato prodotto.

Non ti resta che scegliere il tuo vino preferito su “Selezione Paolo Torboli”, ce ne sono per tutti i gusti e per tutti i pensieri! Dai un’occhiata al sito.

In alto i calici.

Paolo
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