Roero Arneis – 30.09.2021
Un Bicchiere con l’Oste – il Roero Arneis
É stata forse la degustazione più difficile affrontata fino ad ora da quando il Club è stato fondato e le motivazioni sono molteplici.
Innanzitutto il fatto che per tutti noi l’Arneis è un vitigno poco conosciuto ma soprattutto perché i vini in degustazione erano fra loro molto diversi.
Stiamo parlando di una denominazione che solo negli ultimi anni sta vivendo una sorta di seconda vita grazie ad un gruppo di produttori convinti che il loro terroir possa regalare un vino dalla grande longevità e diventare uno tra i più importanti bianchi italiani.
La serata è stata decisamente interessante anche se, trattandosi di un vino che sta vivendo una fase di crescita, non ha ancora un’identità ancora nettamente definita.
I vini in degustazione erano tutti molto buoni, solo un paio di etichette non ci hanno convinti, alcune anche per un prezzo un pò esagerato in rapporto alla qualità e soprattutto in paragone ad altri vini assaggiati nelle lunghe esperienze dei membri del Club.
Spendere 40 euro per un vino acquistabile allo scaffale non sono per nulla pochi!
La degustazione è stata suddivisa in due batterie composte ognuna da 5 vini.
La prima con i vini più freschi, la seconda con quelli che possiamo definire “Selezioni”.
Nella prima sono emerse quelle che sono le vere caratteristiche del vitigno: un vino fresco, piacevole da bere sia come aperitivo che in abbinamento ad un piatto a base di pesce. Al naso abbiamo riscontrato profumi di frutta fresca, fiori, erbe di campo.
Alcuni di loro ci hanno decisamente conquistato nella loro complessiva bellezza, fatta di semplicità ma allo stesso tempo di un carattere decisamente intrigante.
La seconda batteria era composta da quei vini che a nostro avviso erano “gli esperimenti”, passami questo termine. Mi riferisco a quei vini con i quali ogni produttore, a nostro parere, ha voluto dimostrare dove può arrivare questa denominazione piemontese.
Cinque vini, uno diverso dall’altro. Raramente in passato ci siamo trovati in una batteria di vini così diversi fra loro. Tutti buoni, tutti interessanti, anche se solo con un paio di etichette abbiamo pensato “questo me lo porterei a casa”.
La considerazione complessiva è stata quella che di trovarci davanti a dei vini buoni ma non ancora pronti per fare il salto che meritano.
Ho inserito infine un fuori lista, un Arneis del 2014, ben sette anni di affinamento!
Dopo aver assaggiato questo bellissimo vino prodotto da Angelo Negro abbiamo avuto la conferma che quanto ho scritto sopra è pura verità.
Un vino pronto, elegante sia nei profumi che all’assaggio, frutti che ricordano gli agrumi, la pesca e la pera ma con richiami anche alla nocciola e ad alcune spezie. In bocca una grande mineralità e sapidità, una beva estremamente piacevole.
Un produttore che ha volutamente scelto di investire sul futuro del suo vino dimenticandolo in cantina fino a quando per lui non è pronto per essere stappato. Una scelta coraggiosa e costosa, che ripaga nel tempo e che dimostra in pieno quanto può puntare in alto l’Arneis.
A nostro parere le strade da scegliere sono proprio due. La prima è quella di produrre un vino fresco, la seconda porta ad un vino longevo che deve essere venduto solo quando è pronto, consentendo di apprezzarlo in tutta la sua bellezza. Non è una strada semplice da seguire, per un produttore sono costi in più che non sempre si è in grado di sostenere.
Il vincitore della serata?
Al di là della classifica finale, per quanto riguarda i gusti dell’Oste, i vincitori sono tre.
Il primo è Serra Lupini di Angelo Negro, un vino dal rapporto qualità prezzo incredibile, fresco, pronto, fruttato, un ottimo aperitivo ma anche un bell’abbinamento in cucina. (Prezzo enoteca € 9.80).
L’altro vincitore è il Loreto dell’Az. Agr. Valfaccenda piccola azienda di cui non conosco molto ma che produce un’espressione di Arneis intensa e complessa che nella seconda batteria sommergeva letteralmente gli altri.
In cima al podio però metto lui, il “Sette Anni” di Angelo Negro, il perché lo avete letto qualche riga sopra, chapeau!
In conclusione, è stata una bella degustazione, interessante e curiosa.
Vini piacevoli, buoni, dotati di grande carattere e forse per la prima volta posso dire di aver trovato una batteria di produttori che hanno dimostrato di avere le qualità per produrre vini che possono lasciare un segno.
Bravi a tutti.
L’impegno e la ricerca non mancano, ora manca solo quello slancio che possa trasformare un vino ancora sconosciuto in un vino importante… ma la strada intrapresa è sicuramente quella giusta.
Prossima degustazione? Valtellina. Tenetevi pronti!
In alto i calici.
Paolo
VINI IN DEGUSTAZIONE NELLA PRIMA BATTERIA
1 – MOCHIERO CARBONE – ROERO ARNEIS RE CIT 2020
2 – AZ. AGR. MALVIRA’ – ROERO ARNEIS S.S. TRINITA’ 2019
3 – ANGELO NEGRO – ROERO ARNEIS SERRA LUPINI 2020
4 – AZ. AGR. VALROGGERO – ROERO VALFACCENDA 2020
5 – DELTETTO – SAN DEFENDENTE 2018
Primo classificato – MOCHIERO CARBONE – ROERO ARNEIS RE CIT 2020
VINI IN DEGUSTAZIONE NELLA SECONDA BATTERIA
6 – MATTEO COREGGIA – ROERO ARNEIS LA VAL DEI PRETI
7- MOCHIERO CARBONE – ROERO ARNEIS CECU 2018
8 – AZ. AGR. MALVIRA’ 2019 – ROERO ARNEIS RENESIO
9 – GIOVANNI ALMONDO – ROERO ARNEIS BRICO DELLE CILIEGIE 2020
10 – AZ. AGR. VALROGGERO – ROERO LORETO RIS. 2019
Primo classificato -AZ. AGR. VALROGGERO – ROERO LORETO RIS. 2019
LA CLASSIFICA FINALE DEL CLUB
1 – AZ. AGR. VALROGGERO – ROERO LORETO RIS. 2019
2 – MOCHIERO CARBONE – ROERO ARNEIS CECU 2018
3 – MOCHIERO CARBONE – ROERO ARNEIS RE CIT 2020
4 – MATTEO COREGGIA – ROERO ARNEIS LA VAL DEI PRETI
5 – DELTETTO – SAN DEFENDENTE 2018
6 – AZ. AGR. MALVIRA’ – ROERO ARNEIS S.S. TRINITA’ 2019
7 – GIOVANNI ALMONDO – ROERO ARNEIS BRICO DELLE CILIEGIE 2020
8 – AZ. AGR. VALROGGERO – ROERO VALFACCENDA 2020
9 – ANGELO NEGRO – ROERO ARNEIS SERRA LUPINI 2020
10 – AZ. AGR. MALVIRA’ – ROERO ARNEIS S.S. TRINITA’ 2019