18 Aprile 2023

OSTE IN VIAGGIO… (quarta parte, I Fabbri)

OSTE IN VIAGGIO… (quarta parte, I Fabbri)

Quarta e ultima tappa del mio viaggio in Chianti, mi sposto di qualche centinaia di metri da Podere Castellinuzza a I Fabbri…

 

Ultima tappa, ma non per importanza, I Fabbri. In questa cantina lavora Francesca, che, chiavi alla mano, apre le porte dell’azienda appositamente per l’Oste. Che onore!

La sede della cantina è all’interno di Castello di Lamole, un piccolissimo borgo in cui abitano pochissime famiglie, direi che si contano sulle dita di una mano.

È un posto incantato dove regna il silenzio e il cinguettio degli uccelli, sembra di essere dentro una fiaba…

Ci spostiamo in terrazza, luogo davvero piacevole grazie anche alla splendida giornata. Qualche minuto più tardi ci raggiunge Susanna, titolare dell’azienda, che insieme al marito ci tiene compagnia per tutto il resto della visita.

L’azienda appartiene alla famiglia Grassi dal 1600, con le prime bottiglie di vino vendute nel 1920 da parte del bis nonno di Susanna. Solo nel 2000, quando Susanna decide di prendere in mano l’azienda di famiglia, i Fabbri vedono una nuova luce diventando una delle realtà più conosciute e rinomate della zona. Fabbri oggi è senza dubbio sinonimo di qualità assoluta, di storia, di filosofia di pensiero.

L’attuale proprietà mette anima e cuore per produrre un vino che sia pura espressione del territorio. I vigneti hanno un’esposizione a sud est e sono dislocati a poche centinaia di metri dal borgo.

Il Chianti Classico Lamole 2020 è un Sangiovese in purezza che si presenta subito con un carattere ben preciso, l’esposizione a sud del vigneto gli regala un’intensità incredibile accompagnata da una bellissima morbidezza. È armonico e rotondo e dai profumi leggermente intensi che ricordano la frutta rossa.

Assaggiamo anche il Terre di Lamole, non più in purezza ma con l’aggiunta di un 10% di Canaiolo. Il profumo è più intenso, la struttura è maggiore, una bella viola ti avvolge mentre lo annusi e ti invita ad una beva armoniosa. Bello!

Al tavolo si materializza un buonissimo stinco preparato con amore da Susanna, uno dei migliori che io abbia mai mangiato. Vorrei che il tempo si fermasse qui e ora, la compagnia e tutto quello che mi circonda sono meravigliosi!

Ma torniamo ai nostri vini.

La Riserva mi sorprende. Un Sangiovese in purezza caratterizzato da una incredibile intensità sia olfattiva che gustativa. Affina una decina di mesi in botti di legno, al naso ho trovato una frutta rossa matura, fiori, un pizzico di tostatura non invadente, che ritrovo anche all’assaggio ma non mi dà fastidio, essendo molto delicata e ben dosata. È ben strutturato, intenso ma comunque mantiene sempre la preziosa caratteristica dei vini di questa zona, ovvero la freschezza.

L’ultimo vino mi spiazza e, come ha detto Susanna, servito alla cieca non diresti mai essere prodotto con una determinata uva. Non dimentichiamo che siamo a oltre 600 metri di altezza e con un terreno friabile che regala una incredibile freschezza e acidità ai vini che si producono.

Il Doccio è un Merlot che ha dell’incredibile. Generalmente non è un vino che mi attrae ma in questa bottiglia, più che in altri vini, ritrovo tutta la bellezza di questo incredibile terroir. Una delicata ma elegante acidità ti invita ad una beva meravigliosa, è un vino pericoloso perché è difficile fermarsi una volta iniziato l’assaggio!

Il tempo passa, decido di ripartire, considerando che la strada per il ritorno è lunga e se mi fermo ancora un po’ il vino nelle bottiglie cala ma aumentano le possibilità che io non rientri.

Riparto dopo un intenso fine settimana in un ambiente diverso, dove le persone mi hanno aperto porte e cuori, dove il vigneto vive in mezzo bosco, dove le cantine sono vissute da persone cariche di entusiasmo, dove il lavoro iniziato dalle generazioni precedenti viene portato avanti mantenendo intatta l’identità di un prodotto ricco di storia.

Vini veri, sinceri e diretti, ma soprattutto diversi anno dopo anno, proprio come la natura li vuole creare, senza strane alchimie o magheggi fatti in cantina.

Quel vino e quelle piccole realtà che piacciono a me.

Che bello il mondo del vino. Questo mondo del vino!

In alto i calici.

Paolo

 

Iscriviti alla nostra newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter

e ricevi subito uno sconto del 10% da utilizzare sul tuo prossimo acquisto

Accettazione privacy policy*
Questo campo serve per la convalida e dovrebbe essere lasciato inalterato.

Ricerca prodotti