16 Luglio 2025

Frasté – Una rarità che profuma di mirto e di coraggio

Frasté – Una rarità che profuma di mirto e di coraggio

Questa sera avevo voglia di qualcosa di davvero unico, di quella che potremmo definire una rarità.

Da tempo custodivo una bottiglia che mi incuriosiva profondamente. Non avevo mai avuto il coraggio di aprirla: le unità in mio possesso erano pochissime, quasi inesistenti.

L’uva è Ansonica in purezza. Un vitigno che regala vini bianchi secchi, moderatamente aromatici. Presente in Sicilia, ma con una particolare espressione in Toscana, soprattutto sull’Isola d’Elba.

E invece no, stavolta mi sposto ancora più in là: nel cuore del Mar Tirreno, sull’Isola di Capraia. Qui nasce La Mursa, una piccola azienda condotta da un giovane del posto che si è innamorato di una maestra arrivata sull’isola per lavoro, se ricordo bene direttamente dalla Puglia. Da questa storia d’amore nasce un sogno condiviso: produrre vino. Una storia semplice, bellissima.

Ancora più incredibile se si pensa alla qualità dei vini che ne derivano. In particolare il loro Alicante prodotto in due versioni, di cui una riserva è di una finezza tale da evocare la Borgogna. Eleganza pura. Il suo nome è Ventigghiatu.

Ma torniamo all’Ansonica, protagonista della mia degustazione.

Un vino sorprendente, fermentato a lungo sulle bucce.

Il naso è esplosivo: profuma di mare, di macchia mediterranea, di mirto e ginestra. Subito ti accoglie una pesca matura, tanta frutta.

Il tannino, ben presente, accompagna la beva con decisione, mentre una freschezza viva ne sostiene la complessità. Un vino profondo, intrigante, vivo. Se devo trovare un “difetto” il naso non rappresenta quanto poi ti trovi in assaggio. Naso elegante e ricchissimo, in bocca appunto più ruvido. Merito ovviamente della prolungata macerazione. Non è poi un difetto ma una constatazione. E’ tanta roba!

È il frutto della passione e del lavoro instancabile di Francesco e Gianna, che spero presto di incontrare. Un piccolo terrazzamento, tanta dedizione e il coraggio di osare.

Della nuova annata ho ricevuto solo sei bottiglie: un dono prezioso, quasi rubato, se si considera che la produzione totale penso si possa racchiudere in un numero esiguo di esemplari. Non ho osato chiedere di più.

Una rarità che ho avuto la fortuna di assaggiare e che non ho inserito sul sito proprio per l’esiguità delle bottiglie disponibili. Il Sulana è presente, con qualche bottiglia in più. Della riserva, invece, ne restano meno di quante siano le dita di una mano.

Vi garantisco che valgono ogni goccia. Anche solo per la storia d’amore che li ha fatti nascere.

Personalmente ne vorrei avere ancora tante in cantina, merita.

Dimenticavo l’abbinamento musicale. Abbino questo bellissimo vino a Franco Battiato, artista libero da ogni condizionamento che ha scritto prezzi indimenticabili. Veri capolavori, poesie, opere musicali, tra esperimenti e avanguardia. Come questo bellissimo vino che unisce tradizione e innovazione, eleganza e una delicata ruvidità, un profumo che sembra una ricca sinfonia e un assaggio che sa di avanguardia.

E’ un vino che ti fa pensare ma che allo stesso tempo ti riempie di gioia.

In alto i calici.

Paolo

 

Frasté – Costa Toscana Ansonica 2023

La Mursa

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