16 Ottobre 2025

La Jura e i vini del Domaine de Montbourgeau

La Jura e i vini del Domaine de Montbourgeau

La serata dedicata ai vini del Jura è stata un grande successo, quasi scontato considerato l’interesse da parte dei partecipanti.

Il pubblico del Club, attento e curioso, ha riempito la sala dell’Osteria per scoprire un territorio ancora poco conosciuto ma capace di emozionare profondamente.

A guidarci è stato Filippo, in rappresentanza di Teatro del Vino, che con competenza e passione ha raccontato un’area vinicola di straordinaria bellezza: a pochi chilometri dalla Borgogna, ma con uno stile completamente differente, più autentico, più ruvido e sincero.

Abbiamo degustato i vini del Domaine de Montbourgeau, espressione fedele della zona di L’Étoile, scoprendo un mondo fatto di eleganza, profondità e tempo.
Vini da attendere, da dimenticare in cantina, capaci di evolvere per decenni mantenendo anima e tensione.

 

Lo stile ossidativo del Jura

Il cuore dello stile del Jura è l’ossidazione controllata, una pratica che dà vita a vini unici nel panorama mondiale.

Le botti non vengono rabboccate e, con il tempo, in superficie si forma un sottile velo di lieviti, il voile, che protegge il vino da un’eccessiva ossidazione, permettendo però un lento contatto con l’aria.

Questo processo sviluppa aromi di noci, mandorla, curry, miele e spezie, insieme a una complessità che cresce col tempo.

Il risultato sono vini dal colore dorato profondo, con profumi e sapori che raccontano la lentezza e la pazienza del tempo trascorso in botte.

Accanto a questi, alcuni produttori scelgono oggi uno stile più moderno, detto ouillé, in cui le botti vengono rabboccate regolarmente per mantenere il frutto e la freschezza.

Entrambi gli stili, però, condividono la stessa anima: l’identità assoluta del terroir.

 

Tra i momenti più interessanti della serata l’abbinamento tra il Vin Jaune e il formaggio Comté: un incontro perfetto, quasi didattico nel modo in cui dimostra l’armonia tra ossidazione e sapidità.

Molto interessante anche il Savagnin, praticamente un Traminer, ma con un carattere più minerale e austero, una varietà che sembra nata per raccontare questa terra.

Una serata che ha unito conoscenza, passione e convivialità, e che ha lasciato in tutti la voglia di approfondire ancora il fascino di questa piccola ma grandissima regione del vino.

Un grazie sincero a Filippo per la sua presenza, la sua conoscenza profonda e la passione innata per il suo lavoro, che ha reso questa serata non solo interessante, ma davvero indimenticabile.

In alto i calici.

Paolo

 

 

AVVISO

Le spedizioni degli ordini successivi al 18  verranno prese in carico a partire dal 24 ottobre

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